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Eventi | 22 maggio 2009, 09:01

Ventimiglia: grande successo ieri per 'A Racumanda&cced

Ventimiglia: grande successo ieri per 'A Racumanda&cced

Grande successo di pubblico e critica, ieri sera al Teatro Comunale di Ventimiglia, dalla Cumpagnia d'u Teatru Ventemigliusu, diretta da Pierino Sismondini.

 

È stata la 'prima' della commedia in due atti: 'A Racumandaçiun', adattata in ventemigliusu da Giuliano Taggiasco e messa in scena dalla regia di Gianfranco Raimondo. Negli Anni Cinquanta, la moglie parvenu di uno stimato bancario, coinvolge il giovane nipote di un influente monsignore in una tresca amorosa inconsistente, promettendogli un aiuto per l'assunzione in banca. A sua volta, il monsignore ha raccomandato una simpatica ragazza madre quale 'colf' in casa del banchiere. Da questa mistura nascono una serie di esilaranti equivoci, sostenuti da una impregnante farmacopea popolare, fino a quando in casa non giungono l'anziana zia e un'inviperita ragazza passatempo, mandata in bianco dal banchiere. Queste due donne, ognuna a modo loro, mettono a posto la situazione.

 

Giuliano Taggiasco si è rivelato uno spassoso banchiere, perfino un po' credulone. Aldina Gilardi ha accuratamente costruito il personaggio della moglie pseudo-fedifraga, con credibilissimi svenimenti ed una stuzzicante vanagloria. Marisa Raimondo ha reso con curata dinamicità la cameriera, 'infermiera' e madre. Biagio Mercenaro ha vestito i panni del monsignore con tono ed accortezza. Mariapia Pezzana ha impersonato con riflessione la rediviva zia-detective, mentre, la quasi debuttante Ofelia Ballestra ha svolto con sorprendente disinvoltura il piccante personaggio della cocotte concreta ed utilitaristica. Mauro Piagentini, da consumato attore, ha saputo disegnare il ruolo comprimario del nipote raccomandato, portandolo a sfumature da vero protagonista di questa, vivace ed assai comica, nuova pieçe. Andreina Raimondo ha validamente sostituito in corsa la suggeritrice titolare, Gianfranco Maggioni si è adattato a svolgere il compito di ordinatore di scena, mentre Piero Quattrone è stato il solito attento buttafuori. Nino Greggio e Clelio Amalberti hanno costruito una scenografia, decorosa, ma molto attenta alla pressante dinamicità della trama. I tecnici Giorgio Montebugnoli, Franco Calderazzo e Luca Lacqua, non sono stati molto coinvolti, degnamente rilevati dalle ottime maestranze dell'Ariston.

Carlo Alessi

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